La Cappella Paulina o Borghese e l'icona «Maria Salus Populi Romani» nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma

Il pontefice Sisto III donò l'icona della Vergine alla Basilica di Santa Maria Maggiore, una devozione risalente al periodo tra il 432 e il 440.

Icona Maria Salus Populi Romani nella Cappella Paolina della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma

Icona Maria Salus Populi Romani L'immagine sacra di Santa Maria Maggiore situata nella cappella Paolina sarebbe, secondo la tradizione, dipinta da San Luca evangelista; in realtà risalirebbe al V secolo, o anche più tardi, secondo gli esperti.

Infatti, questa icona è stata restaurata di recente, il che ha permesso di datare tra il IX e il XIII secolo.

Ciò non significa tuttavia che non sia stata inizialmente creata da San Luca.

Infatti, all'epoca, le opere d'arte venivano spesso riprodotte a causa della fragilità dei primi dipinti.

L'icona dipinta da San Luca potrebbe essere quella offerta da Sisto III.

Potrebbe anche essere stata danneggiata e riprodotta tra il IX e il XIII secolo, ed essere quella che si può vedere oggi.

Il primo documento storico che ne parla è il «Liber Pontificalis», che menziona che Gregorio III (papa dal 731 al 741) desiderava che fosse ornata di pietre preziose.

Cappella Paolina della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma

Cappella Paolina L'immagine sacra della Vergine Maria considerata e venerata come «Maria Salus Populi Romani», la «;Maria Salvezza del Popolo Romano» era portata in processione in occasione delle feste mariane e durante le calamità, come le epidemie che colpivano la città di Roma.

Il caso più famoso fu quando papa Gregorio Magno la fece trasportare fino a San Pietro per implorare il Cielo di porre fine all'epidemia di peste dell'anno 590.

Dio esaudì la preghiera dei romani inviando un angelo che si posò in cima al mausoleo di Adriano rinfoderando la sua spada per annunciare la fine della peste, da cui il nome di Castello Sant'Angelo.

La Vergine «Salus Populi Romani», Maria «Salvezza del Popolo Romano» aveva risposto alle preghiere dei fedeli.

Cappella Paolina Tuttavia, Gregorio Magno morirà di peste nello stesso anno 590.

In questa immagine sacra, la Vergine Maria indossa un anello al dito medio della mano destra e tiene un tessuto blu nella mano sinistra.

Il Bambino Gesù tiene un libro sacro, probabilmente il Vangelo, nella mano sinistra.

Si noti inoltre che la mano destra di Maria rispecchia il gesto della mano destra del Bambino, con due dita tese, una per benedire e l'altra come riferimento alla Trinità.

Nella parte superiore della pittura, si possono leggere le lettere MP OY su entrambi i lati della testa della Vergine.

Bassorilievo del Miracolo della Neve, nella Cappella Paolina della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma

Bassorilievo Miracolo della Neve Queste lettere formano l'abbreviazione di «Mèter Theoù», che significa «Madre di Dio».

Il miracolo della neve