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La Basilica del Pantheon a Roma, Italia


Il Pantheon: un monumento senza eguali e all'avanguardia

Esterno del Pantheon a Roma, Italia
Esterno del Pantheon
Il Pantheon a Roma è rimasto ineguagliabile per secoli per il suo design e le sue dimensioni imponenti.

Ad oggi, è il monumento meglio conservato dell'epoca romana e uno dei più famosi al mondo.

La sua avanguardia architettonica ha influenzato così tanto gli architetti nei secoli successivi alla sua costruzione che se ne possono trovare numerose variazioni in tutto il mondo, dal Rinascimento ai giorni nostri.

La tecnica utilizzata per la costruzione del Pantheon era così innovativa che Filippo Brunelleschi si ispirò all'architettura della sua cupola per progettare e realizzare la cupola della Basilica di Santa Maria del Fiore, il magnifico Duomo di Firenze.

Esterno del Pantheon a Roma, Italia
Esterno del Pantheon
Lo stesso Michelangelo studiò nei dettagli la cupola del Pantheon prima di progettare e disegnare l'architettura della cupola della Basilica di San Pietro a Roma.

Il progetto del Pantheon è stato così, nel corso dei secoli, il riferimento principale nella costruzione di edifici con struttura centrale.

Un grande applauso agli architetti romani che lo hanno progettato... duemila anni fa!

I numeri del Pantheon

Esterno del Pantheon a Roma, Italia
Esterno del Pantheon
Il Pantheon fu costruito in 10 anni: dall'anno 118 all'anno 128 d.C.

Il portico del Pantheon misura 34 metri di larghezza per 15,5 metri di profondità. È incorniciato da 16 colonne monolitiche di granito, alte 12,5 metri e con un diametro di 1,5 metri.

L'interno della rotonda misura 43,3 metri di diametro per 43,3 metri di altezza fino all'oculo della cupola, che misura nove metri di diametro.

Le pareti della rotonda hanno uno spessore di sei metri.

Storia del Pantheon di Roma e della sua costruzione

Il Pantheon che possiamo ammirare oggi è il terzo tempio costruito in questo luogo.

Il primo Pantheon

Esterno del Pantheon a Roma, Italia
Esterno del Pantheon
Tra il 27 e il 25 a.C., un primo tempio fu costruito nel luogo dell'attuale Pantheon da Marco Agrippa, un tempio dedicato al suo suocero, l'imperatore divinizzato Augusto.

Questo primo tempio, di forma rettangolare, fu successivamente dedicato a tutti gli dei protettori della stirpe di Augusto; ricevette quindi il nome greco di “Pantheon”, che significa Tempio di tutti gli dei.

Purtroppo, questo primo Pantheon fu distrutto da un incendio nell'80 d.C., probabilmente perché non aveva dato piena soddisfazione agli dei che dovevano proteggerlo!

Il secondo Pantheon

Domiziano costruì un nuovo tempio nello stesso luogo, che fu a sua volta distrutto da un altro incendio nell'anno 110.

La costruzione del terzo Pantheon

Otto anni dopo la distruzione del tempio di Domiziano, l'imperatore Adriano decise a sua volta di costruire un nuovo Pantheon, l'attuale Pantheon situato nello stesso luogo dei due templi precedenti.

Il Pantheon: un santuario dinastico con una vocazione cosmica

La cupola del Pantheon a Roma, Italia
La cupola del Pantheon
Questo Pantheon, ammirato per le sue qualità architettoniche e artistiche, aveva come vocazione primaria quella di essere un edificio religioso dove i romani venivano a onorare i loro dei per ottenere la loro protezione.

La maestosa cupola del Pantheon, la cupola del Tempio di tutti gli dei, simboleggiava il Paradiso, poiché gli antichi romani immaginavano il Paradiso sotto la forma di una sfera.

Da qui nacque il desiderio dell'imperatore Adriano di costruire questo prestigioso tempio che simboleggiava il Paradiso, glorificando al contempo il suo potere imperiale.

La cupola del Pantheon rappresenta la volta celeste

La cupola del Pantheon a Roma, Italia
La cupola del Pantheon
Il simbolismo della cupola del Pantheon, che rappresenta la volta celeste, è confermato dalla vocazione astronomica del tempio. Il Pantheon è infatti orientato sui quattro punti cardinali e il suo portico d'ingresso è precisamente rivolto verso nord.

La luce dell'oculo

Grazie alla sua posizione, ogni giorno a mezzogiorno, il raggio di luce che penetra attraverso l'oculo della sua cupola si proietta al centro del portale d'ingresso.

Va inoltre precisato che l'oculo del Pantheon è anche l'unica fonte di luce che illumina l'interno del tempio.

La cupola del Pantheon a Roma, Italia
La cupola del Pantheon
L'oculo simboleggia il sole attorno al quale ruotano i pianeti, nonché il dio del cielo Giove che ci osserva, poiché oculo significa occhio.

Oltre alla proiezione quotidiana della luce dell'oculo al centro del portale d'ingresso, l'orientamento del Pantheon è tale che durante gli equinozi e i solstizi il raggio di luce che penetra nella sommità della cupola illumina diversi punti precisi sull'asse settentrionale del tempio.

Il 21 giugno, al solstizio d'estate, il raggio di luce dell'oculo colpisce esattamente un grande disco di porfido situato davanti alla porta d'ingresso del Pantheon.

A conferma della vocazione cosmica e astronomica del Pantheon, è bene sapere che l'interno della cupola è decorato con cinque file concentriche, ciascuna delle quali è composta da una serie di 28 cassettoni corrispondenti alle fasi lunari.

Le statue delle divinità romane

Il Portico del Pantheon a Roma, Italia
Portico del Pantheon
Il Pantheon, tempio di tutti gli dei, ospitava numerose statue di divinità.

Siamo certi della presenza di tre di esse: Venere, dea dell'amore, Marte, dio della guerra, e Giulio Cesare, che fu, ricordiamo, il primo uomo ad essere divinizzato dai Romani dopo la sua morte.

Ma è probabile che vi fossero rappresentati anche Mercurio, il Sole, la Luna e Saturno.

Infine, oltre alla sua connotazione religiosa, il Pantheon serviva anche all'imperatore Adriano come luogo di riunione e di ricevimento.

Era quindi una sala di riunione religiosa e politica!

L'imperatore Adriano e la concezione architettonica del Pantheon

Esterno del Pantheon a Roma, Italia
Esterno del Pantheon
Gli edifici sormontati da una cupola facevano già parte dell'Architettura romana; la grande novità del Pantheon derivava dalla combinazione, in un unico edificio, di una rotonda sormontata da una cupola collegata a un portico in stile greco.

Sembra che l'imperatore Adriano abbia disegnato personalmente il Pantheon, con l'idea di collegare un tempio circolare sormontato da una cupola con un portico greco.

Oltre alle sue capacità militari, Adriano era poeta, pittore, scultore e architetto, essendo l'architettura la sua vera passione.

Il Portico del Pantheon a Roma, Italia
Portico del Pantheon
Tuttavia, per realizzare un edificio così grandioso e complesso, l'imperatore dovette costituire un team di architetti, capomastri e ingegneri militari di alto livello al fine di superare le numerose difficoltà tecniche di una costruzione così innovativa.

Purtroppo non si conoscono i nomi dei membri di questo team che riuscì a trasformare l'audace progetto di tempio voluto da Adriano in una costruzione reale, ancora in piedi e in perfetto stato duemila anni dopo.

Non si conosce la data esatta dell'inizio dei lavori di costruzione del Pantheon, ma si suppone che siano iniziati nell'anno 118, al ritorno di Adriano a Roma.

Il Pantheon fu completato nell'anno 128, in un tempo record di appena dieci anni!

Adriano: compiacere i romani e magnificare la propria gloria

Il Portico del Pantheon a Roma, Italia
Il Portico del Pantheon
Per l'imperatore Adriano, il Pantheon era un buon modo per ingraziarsi i romani ricostruendo il tempio che essi frequentavano assiduamente prima dell'incendio, soddisfacendo al contempo la propria passione architettonica e il desiderio di costruire un tempio che non avesse eguali prima di lui e le cui dimensioni, bellezza e perfezione potessero riflettersi sulla sua gloria personale.

Si possono immaginare i Romani che vedevano Adriano seduto sotto la cupola celeste del Pantheon come il figlio di un dio circondato da tutti gli dei del Paradiso.

Il sacro legame originario con Agrippa

L'imperatore Adriano voleva ricordare il legame sacro originario con il costruttore del primo tempio facendo incidere sul frontone del portico «M. AGRIPPA L.F. COS. TERTIUM FECIT» che significa: «Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta, lo costruì in onore di Augusto».

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