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Il Tempio di Vesta nel Foro Romano

L'atrio della casa delle Vestali Il primo tempio delle Vestali costruito sul Foro era solo una semplice capanna rotonda in legno coperta da un tetto di paglia.
Ma, a seguito di numerosi incendi e successive ricostruzioni, si decise di ricostruirlo con materiali più resistenti.
Va detto che un tempio fatto di paglia e legno, dove ardeva costantemente un fuoco, difficilmente poteva sfuggire agli incendi.

Il Tempio di Vesta Il tempio delle Vestali fu quindi ampliato e ricostruito in marmo, ma mantenendo la sua forma circolare originale.
Fu Giulia Domna, moglie dell'imperatore Settimio Severo, a far costruire l'ultima versione del tempio circolare dedicato al culto della dea Vesta alla fine del II secolo d.C.
Il tempio era circondato da un elegante portico di colonne corinzie scanalate.
Gran parte di questo tempio è ancora visibile, così come molte delle sue colonne, il che ci dà una buona idea delle sue dimensioni, della sua bellezza e delle sue proporzioni.

Statua di una vestale È ancora possibile vedere la vasca dove si trovava il famoso fuoco, alimentato costantemente dai ramoscelli sacri.
La Casa delle Vestali nel Foro Romano
Accanto al tempio di Vesta si trova ancora la casa o palazzo delle Vestali, “l'Atrium Vestae”.In questo palazzo vivevano le sei giovani sacerdotesse vergini incaricate di eseguire i riti relativi al culto della dea Vesta e di vegliare sul fuoco sacro.
Si può considerare questa casa delle Vestali come l'antenata dei conventi: era costruita attorno a un grande atrio circondato da un doppio portico.
Al centro dell'atrio con giardino, c'erano tre vasche di acqua pura alimentate da fontane.
Intorno all'atrio si trovavano le stanze di abitazione delle sacerdotesse e delle loro ancelle.

L'Atrio e la Casa delle Vestali Alcune di queste stanze ospitavano il forno, il mulino, le cucine, ma anche i bagni delle Vestali.
Una sala leggermente più grande, il “Tablinum”, fungeva da sagrestia dove c'erano su tre lati tre stanze più piccole, una per ogni sacerdotessa.
Le camere delle Vestali si trovavano al secondo piano costruito sul lato sud del palazzo delle Vestali, con vista sulla Via Nova, la strada che passava tra il Foro e il Palatino.

Statue delle Vestali Potrete passeggiare nella casa delle Vestali e nel suo giardino, con al centro i tre bacini che erano riempiti di acqua pura.
Questi bacini sono ancora circondati dalle statue delle Vestali, molte delle quali sono rimaste in buono stato.
Queste statue sono quelle delle vestali più meritevoli, quelle che avevano suscitato l'ammirazione dei Romani per le loro virtù di castità e moralità e per la perfetta esecuzione dei riti durante le cerimonie sacre.

Le statue delle Vestali I loro nomi sono incisi sul piedistallo delle loro statue: nomi che potrete leggere pensando a queste donne venerate dai Romani.
Uno dei nomi è stato invece inciso, cancellato dal piedistallo della statua della Vestale che si trova vicino all'ingresso. Si tratterebbe della statua della Vestale Claudia.
Infatti, il poeta lirico Aurelius Prudentius Clemens disse che una vestale di nome Claudia aveva abbandonato il culto di Vesta per convertirsi al Dio dei cristiani e che era stata quindi radiata dall'ordine delle Vestali.
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