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La Cappella Sistina e gli affreschi di Michelangelo in Vaticano a Roma
La Cappella Sistina deve il suo nome a Papa Sisto IV, che la fece costruire tra il 1477 e il 1483.
Michelangelo: soffitto della Cappella Sistina È in questa cappella che si svolge l'elezione del Papa.
Misura 40 metri di lunghezza per 13 metri di larghezza e la sua altezza è di 21 metri.
In origine, la volta della Cappella Sistina raffigurava un cielo blu stellato, come se ne trovano ancora in molte chiese.
Nel maggio 1506 Papa Giulio II chiese a Michelangelo di dipingere il soffitto della Cappella Sistina: una superficie gigantesca ricoperta di affreschi rimasti tali fino ad oggi.
Gli affreschi della Cappella Sistina: un'impresa tecnica

Michelangelo, La creazione di Adamo Questi affreschi rappresentano un'opera colossale nella sua preparazione e nella sua realizzazione.
Due anni dopo, nel 1508, Michelangelo iniziò a dipingere una volta che le impalcature furono realizzate e i pigmenti necessari pronti per essere utilizzati, e dopo aver trovato e assunto collaboratori e assistenti competenti.
Il tutto senza dimenticare la realizzazione dei disegni preparatori che Michelangelo aveva ovviamente dovuto presentare a Giulio II affinché questi gli concedesse l'autorizzazione ad iniziare la realizzazione degli affreschi.

Il Paradiso terrestre, la tentazione e la caduta L'impalcatura stessa, inventata dal geniale Michelangelo, non toccava né la volta né il suolo e la sua altezza poteva essere regolata in base alla curvatura della volta per limitare la fatica del lavoro.
Dipingere a più di venti metri di altezza richiedeva inoltre di sollevare fino a lì tutti i prodotti necessari: calce, pigmenti, acqua, ecc.
Senza contare le condizioni climatiche che richiedevano di riscaldare la cappella con bracieri in inverno e poi di poter sopportare il forte calore estivo con il sole che batteva proprio sopra la volta.

Michelangelo: Eva All'epoca non esisteva l'illuminazione elettrica, Michelangelo doveva accontentarsi della luce delle candele perché le impalcature ostacolavano il passaggio della luce dalle finestre e impedivano di illuminare correttamente la volta.
Infine, bisogna immaginare il povero Michelangelo, costretto a dipingere con la testa reclinata all'indietro e il braccio alzato durante i quattro anni che durarono i suoi lavori.
La Cappella Sistina fu inaugurata il 31 Ottobre 1512.
Le lunette e le volte della Cappella Sistina
Le lunette e le volte si trovano sotto la volta che collegano con le finestre.Michelangelo vi ha raffigurato le figure degli antenati di Cristo, coloro che attendevano la sua venuta, da Abramo a Giuseppe.
I loro nomi sono scritti su un pannello centrale in ciascuna delle volte e delle lunette.
Le raffigurazioni della volta della Cappella Sistina

Michelangelo, L'ubriachezza di Noè Sebbene non ne sia rimasta traccia, si suppone che Michelangelo abbia consultato i teologi della corte pontificia per definire il tema della volta e i diversi personaggi della composizione.
Sebbene non ne sia rimasta traccia, si suppone che Michelangelo abbia consultato i teologi della corte pontificia per definire il tema della volta e i diversi personaggi della composizione.
Dal lato dell'ingresso principale e dell'altare, si possono vedere i profeti Zaccaria e Giona alle due estremità della volta.
Ricordiamo che Zaccaria profetizzò l'ingresso di Gesù a Gerusalemme e che Giona prefigura il Cristo risorto.
Gli affreschi della volta stessa rappresentano le nove scene della Genesi, nell'ordine in cui sono disposte:
L'ubriachezza di Noè,
Il Diluvio Universale,
Il Sacrificio di Noè,
Il Peccato Originale,
La Creazione di Eva,
La Creazione di Adamo,
Dio separa la Terra dalle Acque,
La Creazione del Sole, della Luna e dei pianeti,
Dio separa la luce dalle Tenebre.

Michelangelo, il profeta Ezechiele Tre scene sono dedicate alla creazione del mondo, tre alla storia di Noè e tre a quella di Adamo.
Tutti questi episodi biblici sono rappresentati come visioni situate proprio sopra i fedeli che si trovano nella cappella.
Ai quattro angoli sono raffigurati: Giuditta e Oloferne, Davide e Golia, il serpente di bronzo e la punizione di Aman.
I profeti ebrei e le sibille greco-romane della Cappella Sistina
Questi episodi sono incorniciati dai profeti e dalle sibille, ciascuno dei quali è accompagnato da due cherubini senza ali.
La Sibilla di Libia Ricordiamo che nell'Antico Testamento i profeti erano scelti da Dio per rivolgersi agli uomini, mentre nel cosiddetto mondo pagano erano le sibille ad avere il dono della profezia.
È sulle Sibille e sui Profeti che si fonda la cultura cristiana, essi annunciano la luce della Rivelazione.
Michelangelo li ha disposti uno di fronte all'altro su entrambi i lati della volta, con una Sibilla di fronte a un Profeta.
La Sibilla di Delfi si trova di fronte a Gioele, Isaia si trova di fronte alla Sibilla di Eritrea, Ezechiele si trova di fronte alla Sibilla di Cuma, Daniele è di fronte alla Sibilla di Perseo e Geremia alla Sibilla Libica.
I Giovani Ignudi della Cappella Sistina
Come suggerisce il nome, si tratta di giovani uomini nudi e atletici dipinti sopra i troni delle Sibille e dei Profeti.
Michelangelo, Ignudo Sono appollaiati su cubi di marmo in pose piuttosto insolite rispetto agli altri personaggi rappresentati da Michelangelo.
Oltre alla loro totale nudità, i loro atteggiamenti sono narcisistici, esaltanti, pensierosi o addirittura spaventati: ciò che dà adito a numerose interpretazioni.
Molti vi hanno visto degli angeli, ma non tutti sono dello stesso avviso.
Per quanto riguarda gli Ignudi che reggono ghirlande di foglie di quercia e ghiande, alcuni critici hanno infatti ritenuto che fosse necessario vedere in esse un paragone con i loro organi genitali.
Si noti inoltre che gli Ignudi di Michelangelo sembrano avere la stessa età dei tre figli di Noè che prendono parte al sacrificio.
Infatti, oggi si ritiene che gli Ignudi siano i servitori del sacrificio cristiano universale, mentre i fiocchi dorati e i medaglioni sarebbero in realtà i simboli della Passione e della Chiesa e annuncerebbero così l'Eucaristia.
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